SI, Campidoglio e Municipi devono assicurare ristoro e sostegno alle persone più fragili
Secondo Marco Possanzini la Raggi deve coordinarsi con tutti i presidenti di Municipio per fronteggiare l'emergenza e sostenere i cittadini in difficoltà, anziani, malati, disabili, sinora provvedimenti generici


La sindaca Raggi con Giuliana Di Pillo presidente X Municipio
(AGR) "Anziani, malati, persone con disabilità, donne esposte a violenza domestica, persone che vivono sole, non possono essere abbandonate - afferma Marco Possanzini, SI X Municipio - in questi giorni di fermo delle attività e di drastica riduzione degli spostamenti, con il rischio per altro di finire nel mirino di chi potrebbe approfittare di una condizione di smarrimento e di confusione. L’Amministrazione cittadina di Roma Capitale, in sinergia con tutti i Municipi di Roma Capitale, avrebbe già dovuto attivare servizi a sostegno delle persone più esposte. Esplorando il sito del Comune di Roma si trovano alcune indicazioni di massima, generiche informazioni, che però non servono minimamente a fronteggiare l’emergenza. Non è stato istituito alcun servizio di emergenza per assistere persone anziane, malati, persone con disabilità, cioè persone che hanno esigenze di approvvigionamento di beni di prima necessità, come farmaci o generi alimentari, per i quali non riescono a provvedere autonomamente in quanto impossibilitati a muoversi.
Non c’è nessuna indicazione sul posticipo delle scadenze dei tributi locali, non c’è alcuna indicazione sulla gestione di chi a casa non può restare semplicemente perché casa non ce l’ha e cioè le persone senza fissa dimora. Genericamente si legge, sempre sul sito, che sarebbe al vaglio l’ipotesi di utilizzare le strutture predisposte per il Piano Freddo, previa disponibilità degli stessi gestori, trasformandole in posti di accoglienza h24. Peccato che il Decreto della Presidente del Consiglio sia stato firmato quasi una settimana fa. Non c’è un servizio predisposto per quelle persone che, vittime di violenza domestica, vivono l’obbligo di rimanere in casa come un incubo e che quindi andrebbero aiutate e sostenute. Per far questo, per costruire quella rete solidale istituzionale, l’unica capace di contrastare quei criminali che potrebbero approfittare in questi giorni delle persone più deboli truffandole o derubandole, c’è bisogno di volontà politica e di una cabina di regia coordinata da Roma Capitale che organizzi le attività solidali nei Municipi.