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Roma, insulti, minacce e botte al marito, moglie gelosa e violenta finisce in manette

La gelosia della moglie si manifestava sotto forma di minacce e restrizioni, quali: non utilizzare il cellulare o a uscire solo di casa, culminate in violenze fisiche. Gli insulti erano divenuti lanci di oggetti e sigarette accese di cui l’uomo portava ancora le cicatrici. La donna è stata arrestata

printDi :: 01 luglio 2025 10:04
Polizia agenti intervenuti

Polizia agenti intervenuti

(AGR) È stata una animata lite iniziata in strada e proseguita tra le mura domestiche a dare il via alla segnalazione di un cittadino al Numero Unico di Emergenza 112. Quando le pattuglie della Polizia di Stato intervenute hanno individuato l’abitazione da cui provenivano le urla, si sono trovati di fronte ad una scena già vista molte volte, ma al contrario.

Dall’interno, le grida di aiuto di un uomo erano coperte da una voce femminile che si rifiutava di aprire agli agenti che avevano bussato alla porta.

 
Solo dopo vari tentativi, una volta entrati in casa, i poliziotti hanno trovato gli ambienti completamente a soqquadro. Cacciaviti, forbici, coltelli, bastoni e altro materiale edile erano sparsi per tutte le camere, mentre la donna osservava seduta sul divano il marito che, in preda all’agitazione, si era rifugiato nell’angolo opposto della stanza.

Quanto emerso successivamente ha rivelato ai poliziotti l’ennesima scena di un copione iniziato nell’agosto del 2022, quando era nato il primo litigio dopo che la donna aveva scoperto un messaggio di auguri inviato dal marito ad una collega.

Da quel momento, la gelosia della moglie era diventata sempre più insistente, manifestandosi sotto forma di minacce e restrizioni, come l’intimazione a non utilizzare il cellulare o a uscire solo di casa, culminate poi in vere e proprie violenze fisiche. In più occasioni, infatti, gli insulti si erano tramutati in lanci di oggetti e sigarette accese di cui l’uomo portava ancora evidenti cicatrici, ma che -per amore della donna e delle figlie- non aveva mai denunciato.

Le testimonianze dei condomini raccolte dagli agenti del Distretto Esposizione e Tor Carbone a sostegno del racconto della vittima hanno consentito di ricostruire la storia di violenze quotidiane ripetute e divenute nel tempo sempre più insistenti.

Per la donna è scattato l’arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria competente.

Si precisa che, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, l’indagata è da ritenere presunta innocente fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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