All’italiano Peter Schwartz di Auxologico il massimo riconoscimento europeo per i suoi studi sulle malattie cardiache genetiche

Con 50 anni di ricerca al suo attivo il professor Peter J.Schwartz è uno dei massimi esperti mondiali nella relazione tra il sistema nervoso autonomo e le patologie cardiache potenzialmente letali, in particolare la sindrome del QT lungo in cui il suo lavoro ha rivoluzionato l'assistenza ai pazienti

printDi :: 03 settembre 2024 13:40
da sn, il prof. Peter Schwartz  a fianco del prof. Franz Weidinger presidente dell’ESC. ph credit European Society of Cardiology

da sn, il prof. Peter Schwartz a fianco del prof. Franz Weidinger presidente dell’ESC. ph credit European Society of Cardiology

(AGR) Nel corso del congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) svoltosi a Londra dal 30 agosto al 2 settembre è stata conferita la medaglia d’oro ESC al prof. Peter Schwartz, direttore del Centro per le aritmie genetiche di Auxologico,  uno dei massimi riconoscimenti medici mondiali in particolare nel campo della cardiologia. Il prof. Schwartz dirige il Centro per le aritmie genetiche e il Laboratorio di genetica cardiovascolare di Auxologico e, come recita la motivazione del prestigioso premio, “con oltre mezzo secolo di ricerca al suo attivo, il professor Peter J. Schwartz è uno dei massimi esperti mondiali nella relazione tra il sistema nervoso autonomo e le patologie cardiache potenzialmente letali, in particolare la sindrome del QT lungo, un'area in cui il suo lavoro ha rivoluzionato l'assistenza ai pazienti”.

“Il video mostrato durante la cerimonia di apertura alla presenza di quasi 5000 specialisti dall’Europa e dal mondo”, ha detto il prof. Schwartz commentando l’importante riconoscimento , “e le parole del prof. Franz Weidinger, presidente della Società Europea di Cardiologia, hanno mostrato non solo l’importanza del mio lavoro e di quello del mio gruppo di medici e ricercatori, ma anche quello di Auxologico dove lavoro dal 2013, come centro di eccellenza a livello mondiale per la cura, gestione e ricerca della sindrome del QT lungo”.

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