Amianto killer nei cantieri navali, Fincantieri condannata dal Tribunale di Gorizia
Il Tribunale ha riconosciuto il risarcimento di circa un milione di auro ai familiari di un operaio di un cantiere navale di Monfalcone morto di mesotelioma pleurico a 70 anni. L’ennesima sentenza conferma la strage silenziosa dell’amianto in Italia


Lavoratori amianto foto da comunicato stampa
(AGR) di Donatella Gimigliano
Il Tribunale di Gorizia ha condannato Fincantieri al risarcimento di circa un milione di euro ai familiari di un operaio morto di mesotelioma pleurico. L’uomo, poco più che settantenne, aveva lavorato per anni come saldatore nel cantiere navale di Monfalcone, a stretto contatto con materiali contenenti amianto e senza adeguate protezioni.
“Questa condanna non è solo giustizia per una famiglia, ma la conferma di una strage che continua da decenni. Fincantieri e le istituzioni non possono più girarsi dall’altra parte: l’amianto sta ancora uccidendo in Italia”, commenta l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha assistito i familiari.
La strage silenziosa dell’amianto
Il caso di Monfalcone non è isolato. In Italia l’amianto continua a mietere vittime: ogni anno si stimano oltre 7.000 decessi per patologie asbesto-correlate, in primis mesotelioma, tumore del polmone e asbestosi. Un tributo altissimo, frutto di decenni di esposizioni nei cantieri navali, nelle fabbriche e persino negli edifici pubblici.
Nonostante la messa al bando dell’amianto dal 1992, la fibra killer è ancora presente in milioni di tonnellate di materiali disseminati sul territorio nazionale. Bonanni sottolinea: “Ogni condanna come questa è la prova che l’amianto non appartiene al passato: i suoi effetti devastanti continuano a colpire i lavoratori e le loro famiglie. La bonifica e la prevenzione non possono più essere rimandate. L’amianto è la più grande emergenza ambientale e sanitaria del nostro Paese”.
L’ONA mette a disposizione cittadini e lavoratori un servizio di consulenza gratuita attraverso il sito www.osservatorioamianto.it e il numero verde 800 034 294.