Dermatologia, nasce la FISD, Federazione Italiana delle Società Dermatologiche
E' nata Federazione Italiana delle Società Dermatologiche (FISD), una nuova realtà per promuovere la collaborazione tra società scientifiche e valorizzare le competenze del settore. L’iniziativa, promossa dai presidenti di 10 società dermatologiche italiane per iniziative scientifiche comuni


TAVOLO PRESIDENTI FISD
(AGR) Il 26 maggio 2025 è nata la Federazione Italiana delle Società Dermatologiche (FISD), frutto della volontà di collaborazione tra diverse realtà scientifiche del panorama dermatologico nazionale.
L’iniziativa, promossa dai presidenti di 10 società dermatologiche italiane (ADI, Associazione Dermatologica Ionica; ADMG, Associazione Dermatologi della Magna Grecia; AIDNID, Associazione Italiana di Diagnostica Non Invasiva in Dermatologia; ISPLAD, Società Italiana di Dermatologia Plastica ed Estetica; SIDAPA, Società Italiana di Dermatologia Allergologica, Professionale e Ambientale; SIDCO, Società Italiana di Dermatologia Chirurgica, Oncologica, Correttiva ed Estetica; SIDELF, Società Italiana di Dermatologia Legale e Forense; SIDEMAST, Società Italiana di Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica e di Malattie Sessualmente Trasmesse; SIDERP, Società Italiana di Dermatologia Pediatrica; SITRI, Società Italiana di Tricologia e Chirurgia della Calvizie) nasce dalla consapevolezza che l’integrazione di competenze, esperienze e prospettive eterogenee possa rappresentare un elemento di rafforzamento per l’intera comunità dermatologica nel rapporto con le Istituzioni e con gli attori del sistema sanitario.
“L’obiettivo – spiega il Prof. Giuseppe Argenziano, Presidente SIDeMaST- è riunire sotto un’unica Istituzione una importante rappresentanza della Dermatologia Italiana. Ogni Società della FISD ha una sua “anima”, metterle tutte insieme ci consentirà di “abbracciare” a tutto tondo tutte le necessità della dermatologia, non solo quindi le problematiche relative alla ricerca scientifica ma anche quelle riguardanti la formazione dei nostri dermatologi e degli specializzandi, ma soprattutto il benessere dei pazienti affetti da malattie dermatologiche. Quindi avere un tavolo di discussione comune ci consentirà di far avanzare la qualità e la quantità dei servizi che una Società Scientifica può offrire non solo ai suoi associati ma anche ai cittadini che dei dermatologi hanno bisogno”