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Un viaggio inaspettato tra le mura del Policlinico Umberto I

L'esperienza di un paziente anziano e la gratitudine verso il personale medico e infermieristico

printDi :: 05 luglio 2023 22:33
Policlinico Umberto I

Policlinico Umberto I

(AGR) Nella frenesia di una mattinata angosciante, il signor Pierino, un cittadino ottantunenne, si trovò a vivere un'inesperienza avventurosa nel cuore dell'Ospedale Policlinico Umberto I.

Il 14 giugno, giovedì, mentre affrontava una grave crisi respiratoria lungo la strada che collega Via Terni al Viale del Policlinico, perse i sensi e fu soccorso dal servizio di emergenza 118.

 
Ciò che sorprese Pierino, in quel momento di paura, fu il suono delle campane a martello che risuonavano nelle sue orecchie e la visione serena delle stelle scintillanti nel cielo terso di una giornata estiva.

Quando riprese conoscenza, si trovò in una stanza angusta ma altamente funzionale, dove il personale medico dimostrò immediatamente le proprie competenze professionali, mettendolo al sicuro.

"Non posso che esprimere il mio ringraziamento più sincero a tutto il personale del pronto soccorso, in particolare al Dott. Ermenegildo Furino e ai suoi validi assistenti, i cui nomi purtroppo non ricordo.

Il miracolo si compì quando, proprio lo stesso 14 giugno, fui assegnato alla Unità Organica di gastroenterologia. Qui, fui accolto da una gentilissima Dottoressa che, nonostante l'ora tarda, si prodigò per visitarmi nuovamente e rafforzare le cure che avevo ricevuto durante il giorno per via endovenosa.

I successivi cinque giorni furono estremamente difficili, poiché ero intubato e incapace di muovermi. Ma fu in quei momenti che potei apprezzare appieno il significato di un'assistenza continua e ininterrotta.

Poi, lentamente, le cose migliorarono: iniziai a muovermi, a osservare ciò che mi circondava e a interagire con i medici e il personale sanitario.

Sono rimasto profondamente colpito dall'approccio olistico del team medico e infermieristico di questa struttura pubblica, che si impegna al massimo per alleviare le sofferenze dei propri pazienti.

Li ho visti correre da una stanza all'altra, giorno e notte, sempre gentili e sorridenti, i nuovi angeli della sanità pubblica che, senza fare alcuna distinzione, infondono coraggio, sostegno ed empatia in ogni paziente del reparto.

L'Unità di gastroenterologia è una struttura estremamente funzionale, gestita in modo ottimale grazie alle indiscusse capacità della Prof.ssa Nadia Pallotta, un medico clinico di notevole esperienza e professionalità. La Prof.ssa Pallotta onora il simbolo del giuramento di Ippocrate non solo come un'icona secolare della professione medica, ma anche attraverso i suoi valori di altissima valenza sanitaria che si materializzano quotidianamente. La sua tenacia nel trovare soluzioni curative rapide ed equilibrate per sconfiggere anche le patologie più gravi è un esempio di resilienza straordinaria. La Prof.ssa Pallotta rappresenta ciò che la Sanità Pubblica dovrebbe essere. Grazie di cuore, Prof.ssa Nadia Pallotta, per ciò che fai giornalmente per tutti i tuoi pazienti, senza fare distinzioni.

Un sentito ringraziamento va anche alla Dott.ssa Carlomagno Dominga, che mi ha curato con estrema attenzione dimostrando grande delicatezza e sensibilità umana.

Voglio esprimere un doveroso ringraziamento anche alla Caposala, Sig.ra Giordana Gallo, sempre vigile, attenta e scrupolosa nella complessa gestione logistica, dell'approvvigionamento dei materiali e delle risorse tecniche necessarie per garantire il pieno funzionamento del servizio. Un caloroso e forte abbraccio va all'equipe infermieristica, in particolare a Giusy, Gianluca, Annalisa, Noemi, Eleonora, Silvia, Edit, Kathe, Oksana, e a tutto il personale medico del reparto.

Infine, desidero esprimere il mio profondo ringraziamento agli operatori OSS, che svolgono un ruolo fondamentale all'interno della struttura, affrontando quotidianamente le carenze evidenti e note di personale. Grazie per il vostro lavoro dignitoso e per essere stati un valido supporto.

Vorrei concludere con un ultimo ringraziamento all'amico Sandro Ravagnani, che, da appassionato sostenitore del Policlinico Umberto I, mi ha indirizzato verso questa struttura ospedaliera".

La storia di Pierino all'interno del Policlinico Umberto I rappresenta un viaggio inaspettato, un'avventura ospedaliera che, grazie alla cura e alla dedizione del personale medico e infermieristico, si è trasformata in un'esperienza di guarigione e speranza.

Questa testimonianza è un omaggio a tutti coloro che, giorno dopo giorno, lavorano instancabilmente nel settore della sanità pubblica per garantire il diritto alla salute di ogni individuo, rispettando i principi fondamentali della nostra costituzione. 

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