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Roma, retata della Polizia, in manette quattro spacciatori, nella periferia Est ed al "Ferro di Cavallo"

Tra i fermati: un cinquantaseienne italiano che è stato individuato dagli agenti del V Distretto Prenestino mentre faceva viaggiare crack e cocaina a bordo di un monopattino. Nonostante il suo tentativo di sviare i poliziotti è stato bloccato prima di raggiungere la clientela per il ritiro

printDi :: 08 novembre 2025 16:07
Roma, retata della Polizia, in manette quattro spacciatori, nella periferia Est ed al Ferro di Cavallo

(AGR) Si aggiungono altri quattro pusher al bilancio degli arrestati della Polizia di Stato nella periferia est della Capitale.Ancora una volta, gli agenti del V Distretto di P.S. Prenestino e dei Falchi della Squadra Mobile romana si sono mimetizzati tra le piazze di spaccio del Quarticciolo e di Tor Bella Monaca interrompendo gli scambi “live” droga-denaro tra spacciatori e clienti.

In meno di quarantotto ore, i poliziotti in borghese della Questura di Roma hanno intercettato quattro distinte cessioni neutralizzandole sul nascere.

 
È emblematico, in tal senso, il caso di un cinquantaseienne italiano che è stato individuato dagli agenti del V Distretto Prenestino mentre faceva viaggiare crack e cocaina a bordo di un monopattino. Nonostante il suo tentativo di sviare i poliziotti, ai quali ha provato ad opporre resistenza anche una volta fermato, l’uomo è stato bloccato prima che riuscisse a raggiungere la sua clientela nel punto prestabilito per il ritiro. Al seguito, portava 10 involucri già debitamente confezionati per la vendita.

Sono stati, invece, i Falchi della Squadra Mobile ad irrompere sulla scena a Tor Bella Monaca, nei pressi del complesso di edilizia popolare conosciuto come “ferro di cavallo”, vanificando il rodato copione di un ventitreenne albanese, pusher di riferimento del quartiere.

Forte del suo nascondiglio “a portata di mano” ricavato da un pacchetto di sigarette, il giovane era pronto a rifornire i clienti, selezionati e smistati tramite appuntamento fissato con un telefono “di servizio”. Gli incontri sono però saltati, mentre il cellulare continuava a squillare, quando i Falchi hanno fatto irruzione sulla piazza cinturandone le vie di fuga. Il giovane è ora gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Sono stati smascherati nel clou dello scambio, invece, gli altri due pusher – un ventiquattrenne egiziano ed un diciannovenne tunisino – sorpresi mentre si muovevano tra i cortili di via Palmiro Togliatti per smistare cocaina al continuo via vai di acquirenti.

Oltre alle dosi, i Falchi hanno sequestrato anche diverse banconote di piccolo taglio, ritenute verosimile provento della loro attività illecita.

I quattro arresti, convalidati dall’Autorità giudiziaria, si aggiungono al bilancio dei blitz rapidi e mirati che, insieme alle operazioni pianificate dalla Questura di Roma, si inseriscono nell’ambito di una strategia, condivisa in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, improntata a recidere le reti di spaccio che si annidano tra le periferie della Capitale, su cui l’attenzione della Polizia di Stato resta massima.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, per gli indagati vige il principio di presunzione di non colpevolezza fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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