Videocolor Anagni, nuovo caso di esposizione all'amianto l'INPS deve riconoscere maggiorazioni contributive ad operaia
Dopo il primo grado di giudizio che ha condannato l’INAIL ad indennizzare il danno biologico per malattia professionale, la Corte d'Appello ha condannato l’INPS a riconoscere alla donna le maggiorazioni contributive per l’esposizione al cancerogeno e alla ricostituzione della posizione contributiva


(AGR) di Donatella Gimigliano
Ha respirato amianto per quasi trent’anni, senza saperlo. Oggi, provata da una grave pneumopatia interstiziale, l'ex operaia della storica Videocolor di Anagni ha finalmente ottenuto giustizia. Dopo il primo grado di giudizio innanzi il tribunale di Frosinone che ha condannato l’INAIL ad indennizzare il danno biologico per la malattia professionale, la Corte d'Appello di Roma ha ora condannato l’INPS a riconoscerle le maggiorazioni contributive per l’esposizione al cancerogeno e alla ricostituzione della posizione contributiva per il periodo di lavoro che va dal 1979 al 2006.
La sentenza riconosce non solo la malattia: la donna, già in pensione da 4 anni, sarà indennizzata circa 20.000 euro di arretrati e un aumento mensile sulla pensione di circa 500 euro.
“Questa vittoria è un altro tassello che si aggiunge alla battaglia per i lavoratori invisibili – commenta l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto – parlo di tutti coloro che hanno respirato per decenni la fibra killer, spesso ignari e nel silenzio delle istituzioni”.
Non è un caso isolato: la Videocolor di Anagni è già stata al centro di altre vicende simili. Già in passato altri ex operai hanno ottenuto il riconoscimento dei danni per malattie asbesto-correlate.Per assistenza e consulenza, l’ONA è attiva con il sito www.osservatorioamianto.it e il numero verde 800 034 294