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Roma, hanno aggredito e ferito con una coltellata al petto un italiano, arrestati 4 sudamericani, uno ai domiciliari

Tre peruviani ed uno dell'Ecuador hanno aggredito a calci e pugni la vittima all’esterno della stazione della metropolitana Lucio Sestio colpendolo poi con una coltellata al torace. L’indagine ha permesso di ricostruire le fasi del tentato omicidio e di individuare i responsabili dell'aggressione

printDi :: 29 luglio 2025 17:55
Roma, hanno aggredito e ferito con una coltellata al petto un italiano, arrestati 4 sudamericani, uno ai domiciliari

(AGR) La Polizia di Stato di Roma, nell’ambito del costante monitoraggio da parte della Squadra Mobile del fenomeno della criminalità giovanile, all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito un’Ordinanza del locale GIP di applicazione di misura cautelare, tre custodie cautelari in carcere e una sottoposizione agli arresti domiciliari, nei confronti di tre cittadini peruviani e uno dell’Ecuador, gravemente indiziati di essere i responsabili del tentato omicidio di un giovane italiano, avvenuto la sera del 31 maggio 2025 nei pressi della stazione della metropolitana “Lucio Sestio”.

In quella data, come ricostruito dalla Squadra Mobile nell’ambito dell’indagine avviata subito dopo il fatto, gli indagati hanno aggredito con calci e pugni la vittima all’esterno della stazione della metropolitana, colpendolo poi con una coltellata al torace. Dopo aver colpito la vittima, che inizialmente è stata trasportata in Ospedale in pericolo di vita, gli aggressori sono fuggiti e hanno fatto perdere le loro tracce.L’indagine ha permesso di ricostruire tutte le fasi del tentato omicidio e di individuare l’autore materiale dell’accoltellamento, con gli altri indagati che hanno poi partecipato in maniera attiva a tutte le fasi della lite, colpendo la vittima con calci e pugni.

 
Alla luce di quanto appurato dagli investigatori, il Pubblico Ministero titolare del fascicolo ha richiesto e ottenuto l’emissione dell’Ordinanza di applicazione delle misure coercitive.L’indagine è il frutto del costante monitoraggio da parte della Squadra Mobile del fenomeno della criminalità giovanile.Si precisa che i procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito

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