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Roma, via Giuglioli, ultimato lo sgombero degli immobili occupati abusivamente da sudamericani

Le operazioni sono state orientate dalla Questura ad un approccio finalizzato a dare assistenza ai nuclei familiari dimoranti all’interno dei singoli appartamemnti occupati. 7 persone sono state accompagnate all’Ufficio Immigrazione per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale

printDi :: 12 novembre 2025 14:59
Carabinieri operazioni sgombero di oggi

Carabinieri operazioni sgombero di oggi

(AGR) A distanza di pochi giorni dal primo intervento dello scorso 5 novembre Polizia di Stato e Casrabinieri, con il concorso della Polizia di Roma Capitale, della Sala operativa sociale del Comune di Roma dei Vigili del Fuoco, sono entrati nelle prime ore di questa mattina all’interno degli ultimi due immobili del complesso edilizio sito in via Eudo Giuglioli, da tempo oggetto di occupazione abusiva da parte di soggetti di origine sudamericana

Sono 11 complessivamente le unità abitative che sono state sottratte ad una condizione di illegalità e restituite all’ente proprietario dello stabile, con un numero complessivo di 44 persone dimoranti all’interno, tra cui 10 minori.Nel corso dei controlli, a carico di alcuni soggetti trovati all’interno, sono emersi alcuni provvedimenti da notificare legati a pregresse dinamiche delittuose, cui è stato dato poi corso.

 
Anche in questo caso, sulla scorta delle determinazioni maturate in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Giannini, con il coordinamento del Dirigente del Commissariato di P.S. Romanina, le operazioni sono state orientate dalla Questura ad un approccio finalizzato anche a dare assistenza ai nuclei familiari dimoranti all’interno dei singoli cespiti residenziali.

Al termine delle operazioni, i militari dell’Arma dei carabinieri hanno quindi dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo degli stabili emesso dalla competente Autorità giudiziaria, così come già avvenuto per i primi due stabili liberati il 5 novembre scorso.

Determinante, anche in questo caso, è stato il supporto della Sala operativa sociale del Comune di Roma, che ha avviato nelle settimane addietro un lavoro di preparazione, finalizzato a garantire la dovuta assistenza alloggiativa ai soggetti occupanti in condizione di fragilità.Effettuato l’accesso negli stabili,  è stato riscontrato che due immobili tra quelli destinatari dell’intervento erano stati già liberati dagli occupanti

Le strutture residenziali, al termine, sono state dunque riaffidate alla società proprietaria alla quale è affidata la messa in sicurezza e la tutela del patrimonio.7 persone sono state accompagnate presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale. Nella cornice dell’intervento odierno, i Vigili del Fuoco hanno proceduto alla messa in sicurezza di bombole di gas o di altro materiale utilizzato a scopi residenziali dagli occupanti. All’interno di un vano sottotetto è stato rinvenuto un kit utile al confezionamento di sostanza stupefacente, che è stato poi sottoposto a sequestro a carico di ignoti, in quanto il locale non era nella disponibilità di alcun soggetto.

La liberazione degli ultimi due plessi immobiliari rappresenta lo step finale di una strategia della Questura, in stretto raccordo con la Prefettura di Roma, tesa a pianificare interventi destinati a ripristinare la legalità del diritto di proprietà, pur sempre accompagnati, in una logica di sistema, con il concorso di tutti gli attori della macchina della sicurezza e sociale, dalla esigenza garantire la dovuta assistenza alle fasce deboli.

Con lo sgombero vengono scongiurate diverse criticità per la sicurezza della zona, collocata in un più ampio contesto a connotazione residenziale, che negli anni si erano manifestate con numerosissimi episodi di liti, disturbo alla quiete pubblica, ubriachezza molesta e reati contro il patrimonio, i cui protagonisti sono stati spesso identificati in alcuni occupanti abusivi degli immobili.

L’operazione odierna consente, inoltre, di restituire la vivibilità necessaria ai 5 nuclei familiari che occupano l’immobile regolarmente (tra cui diversi anziani) che, nel corso delle operazioni, hanno espresso la loro gratitudine per l’intervento dei militari. Gli occupanti regolari, infatti, fino all’intervento odierno, sono stati costretti a vivere in uno stabile quasi interamente oggetto di occupazione abusiva, spesso teatro di condotte illecite e fenomeni di insicurezza diffusa.

L’intervento costituisce, pertanto, un’importante operazione di ripristino della legalità accompagnata tuttavia dall’umanità che ha contraddistinto l’intervento istituzionale: per ogni nucleo familiare sgomberato sono state preventivamente individuate delle adeguate soluzioni abitative attraverso il contributo dei servizi sociali di Roma Capitale e sono state scongiurati anche rischi per i nuclei familiari degli occupanti abusivi, alcuni dei quali, anche con la presenza di minori molto piccoli, vivevano in forti condizioni di disagio e precarie condizioni igienico-sanitarie all’interno degli appartamenti occupati.

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Carabinieri sequestrano appartammenti liberati

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