Roma, Teatro di Documenti, presentata la stagione, parola d'ordine: partecipare
Il teatro è da millenni luogo di condivisione e partecipazione, il luogo dove, come in una piazza, risuona la parola di chi ha qualcosa da dire.Numerosissime sono state le proposte e il cartellone contiene alcuni filoni: Teatro-Musica, Classico non Classico, Occhi Nuovi, Voci del Presente,Tot Public


Teatro di Documenti nuova stagione
(AGR) Esserci, contare, agire, partecipare. In un’epoca di eventi agghiaccianti, la voce che arriva dal basso si sta dimostrando quella più sensata e indubbiamente l’unica davvero umana. Il teatro è da millenni il luogo della condivisione e della partecipazione, è il luogo dove, come in una piazza, risuona la parola di chi ha qualcosa da dire. Valorizzare, recuperare, custodire, tenerci stretti, presidiare questo spazio di autonomia e partecipazione è un valore che supera il contenuto degli spettacoli in sé, è un valore primario e originario: è la difesa della nostra libertà. Dal nostro osservatorio registriamo una irrefrenabile volontà di esserci e di testimoniare con gli strumenti dell’arte idee e ideali. Numerosissime sono state le proposte e il cartellone è questa volta debordante; al suo interno individuiamo alcuni filoni.
Teatro-Musica
Apriamo infatti con Drumedy, uno spettacolo di improvvisazione teatralmusicale sulle sonorità di strumenti inusuali. Novità assoluta è Capitan Who che portiamo in scena in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e l’Istituto Adam Mickiewicz, un’opera nuova con libretto di Paweł Jędrzejko. Musica di Wojciech Stępień. Con questo lavoro noi confermiamo l’impegno, che già in passato abbiamo sostenuto, di contribuire al rinnovamento del repertorio dell’opera. Indovina chi canta stasera?, è lo spettacolo che il Teatro di Documenti dedica alle grandi eroine del melodramma e che si snoderà come un gioco a quiz con il pubblico.
Alessandra Eva Modica ha dedicato il suo Love Kills alla coppia più trasgressiva della scena punk anglosassone, Sid&Nancy, alias il bassista dei Sex Pistols e la sua musa, regia di Massimiliano Vado. Mentre Alma Daddario in Interplay ricrea l’ultimo squarcio dell’esistenza di Charlie Parker, interpretato da Ennio Coltorti, assediato da un giornalista assillante.
Classico non Classico
I registi e le compagnie che scelgono di portare al Teatro di Documenti un’opera di autori che denominiamo “classici” (giusto perché sono molto noti e quindi ci intendiamo), hanno una visione innovativa di quelle opere, già a partire dalla scelta dello spazio di questo teatro che impone loro una dimensione “altra” da quella tradizionale. Trachinie segna il ritorno di Walter Pagliaro, Micaela Esdra e l’affiatato gruppo di attori in uno spettacolo itinerante che ha stregato il pubblico. Dysania presenta A porte chiuse di Sartre, lo scenario claustrofobico di un aldilà che è un aldiquà. Rosario Tronnolone porta in scena La donna del mare di Ibsen, un altro personaggio femminile che l’autore norvegese cesella meravigliosamente, interpretata da Arianna Ninchi.
Occhi Nuovi
Quando dei testi danno lo spunto per trasformarsi e abitare nuovi contesti, ci troviamo davanti a una commistione tra opere originali e visioni attuali, una specie di alleanza tra l’autore di ieri e l’artista di oggi che adatta e rappresenta. È il caso di Il gatto nero, tratto da Edgar Allan Poe che Letizia Russo ha riscritto per parlare di amore tossico e violenza di genere. Con il patrocinio dell’Instituto Cervantes, Luca Vonella porta in scena Genesio Mistery Play da un’opera di Lope De Vega, che ci trasporta all’epoca di Diocleziano e alle persecuzioni dei cristiani. In Cuori ardenti per cose che raggelano, Eleonora Gusmano e Iris Basilicata immaginano il rapporto tra Antigone e Ismene trasferendo la tragedia ai nostri giorni. Alejandro Radawski accosta in Manichino la Nora di Casa di bambola e la Blanche di Un tram che si chiama desiderio ispirandosi all’estetica del cinema in bianco e nero. Dall’“arrabbiato” Berkoff, Antonio Foti trae un personalissimo Pensieri e parole, un quadro crudo sulla incapacità di comunicare.
Voci del Presente
Drammaturghe e drammaturghi dell’oggi, voci vive sono patrimonio prezioso del nostro tempo. Testimoni di Clara Margani fa rivivere tre donne di epoche lontanissime tra loro, tre “testimoni” appunto della Storia. Il numero tre caratterizza anche il lavoro di Priscilla Menin, Arianna: il labirinto nero, in cui esplora le tre istanze freudiane alla luce di un rapporto di dipendenza affettiva. Giuda di Aldo Tei, con la regia di Alessandro Sena, getta nuova luce e inedite interpretazioni sulla personalità di celeberrime figure bibliche. Uno sguardo originale e a tratti ironico sulla spiritualità è quello che propone Marco Belocchi che presenta Anno Omega di Maria Letizia Avato. Nei giorni in cui si ricorda la morte di Pasolini, avremo in scena L’ultimo Pasolini di Alfredo Traversa che si è interrogato approfonditamente sui misteri ancora irrisolti che avvolgono il grande artista. Da un fatto di cronaca prende le mosse Albanova di Benito Martino per denunciare l’isolamento dei più fragili. Purgatorio, storia di un suicidio mancato, in scena anche autrice e regista: Ilaria Palomba e Mariaelena Masetti. Stefania Porrino torna al Teatro di Documenti con l’applaudito Quando verrà la fin di vita (e questa storia è già finita)?, uno spettacolo che esorcizza la paura della vecchiaia e della morte.
Altri linguaggi
Il superpremiato A Naked Love di Gabriele De Pasquale, attraversa in dieci capitoli diversi rapporti tra amore e sesso, utilizzando la cifra straordinariamente espressiva dei corpi nudi, vietato ai minori di 18 anni. Il Teatro del Lavoro di Damiano Privitera ci porta due pilastri del suo repertorio, Marionette in cerca di manipolazione e Preludes, spettacoli di portata internazionale che dai festival più prestigiosi hanno parlato al mondo con la magia del teatro di figura.
Tout Public
Novità di questa stagione che abbiamo fortemente voluto è la creazione di un cartellone dedicato al tout public. Spettacoli che scardinano la gabbia del teatro ragazzi, creati per proiettarsi su una scena che accoglie tutti, senza distinzioni anagrafiche. Tu no sa’… chi se mua’??!!!, di e con Donatella Morabito, “pagliaccia”, che prende per mano il pubblico e lo porta nel suo mondo comico e surreale. Altre note circensi accende Piera Fumarola, in arte Prilla, ne La giornata perfetta, 24 ore nella vita e nella poesia di una clown, ideatrice e interprete inoltre de Il piccolo principe, personaggio nel cuore di generazioni diverse. Stupore senza sosta in Ritrovarsi in un sogno, con gli inusuali personaggi che anima Marco Bellomo, delle bolle di sapone. A cura di Teatro di Documenti, Raccontami una storia e La leggenda dei quattro principi, entrambi inseriti nella cornice di un teatrino barocco, con maschere, ombre, canzoni. La battaglia delle rane e dei topi, dalla Batracomiomachia di Omero: una parodia della guerra di Troia che smaschera l’assurdità e l’inutilità di tutti i conflitti.
immagine da comunicato stampa