Idroscalo, no… alle ''deportazioni''

“Si è trattato di un’opera di risanamento ambientale e sociale che è senz’altro inderogabile - dice Zaratti - ma dovrebbe essere pianificata e condivisa e dovrebbe essere organizzata con serietà, ovvero mirando davvero ad una soluzione giusta e senza offendere in alcun modo i diritti delle persone. Ad oggi mi pare che il Comune non abbia fatto altro che portare via nel cuore della notte una sessantina di persone indifese (sulle circa duemila che vi abitano): il problema è tutt’altro che risolto, anzi ne è stato creato anche uno di ordine sociale”.
“Non dobbiamo dimenticare che si tratta in ogni caso di aree nelle quali ogni futura pianificazione non potrà che prevedere una destinazione di tutela ambientale, come prevedono le attuali normative statali, regionali e locali - prosegue Zaratti - Ad oggi soltanto la Regione, ad opera dell’Assessorato Ambiente, ha messo in campo vere e proprie opere di messa in sicurezza della foce. Le ultime sono state i lavori di rafforzamento e potenziamento della scogliera posta a difesa dell’Idroscalo, la cui gara d’appalto è attualmente in fase conclusiva, e i lavori di sistemazione della scogliera posta a difesa di Passo della Sentinella, già appaltati. Sono stati inoltre appaltati i lavori di manutenzione straordinaria alle scogliere di Ostia Ponente, per l’apertura dei cantieri si attende solo la consegna dell’area da parte del Ufficio Genio Civile Demanio Marittimo”.
“Inoltre - conclude Zaratti - sono già appaltati la manutenzione straordinaria delle spiagge di Fiumicino e Focene e i lavori di potenziamento della scogliera posta a difesa di Piazzale Mediterraneo, l’apertura dei cantieri è imminente”.