La Roma vince soffrendo contro l’indomito Hellas Verona e aggancia la vetta della classifica
ROMA - HELLAS VERONA 2-0


ROMA - HELLAS VERONA 2-0
(AGR) Un goal per tempo, una vittoria, quella contro l’Hellas Verona, che per la cronologia delle reti si potrebbe definire ‘all’inglese’, e la Roma balza in testa alla classifica, in compagnia di Milan e Napoli. Ma per i giallorossi non è stata una partita facile. Se il risultato finale premia la superiorità tecnico-tattica della Roma, il Verona ha da recriminare con sè stesso per le occasioni gettate al vento, alcune davvero clamorose, frutto forse di una certa precipitazione nell’arrivare alle conclusioni. Dal canto suo, la Roma si presentava a questo appuntamento forte delle vittorie nel derby contro la Lazio e contro il Nizza in Europa League, il che non è poco in termini di condizione psico-fisica.
Subito in attacco, la Roma va in vantaggio dopo appena sette minuti di gara, con Dovbyk che conclude un’azione prolungata, a conclusione della quale, Felipe crossa preciso nel mucchio in area e trova l’ucraino che raccoglie ed insacca di testa. Dopo il goal, per niente abbattuto, è il Verona che innesta una grande reazione, che però, nonostante le tante occasioni che si costruisce, non riesce a pareggiare. Nei primi quarantacinque, ne abbiamo contate almeno tre, con due nettissime. Orban al 15’ a botta sicura da breve distanza, ma Svilar fa il miracolo, e ancora al 28’, quando, forse disorientato da un movimento del compagno Bradaric, perde l’attimo giusto, calcia, sì, ma il pallone va sulla traversa. Tra queste due fiammate dell’Hellas, ce n’è una romanista con Pellegrini che a pochi passi dalla porta, mentre sta per calciare viene anticipato da Unai Nunez. Nell’ultima parte del tempo, il ritmo gara si mantiene su buoni livelli, ma né l’una né l’altra concretizzano.
Intendiamoci, non è che la Roma stia lì a guardare le evoluzioni scaligere: la realtà è che non riesce a sviluppare il suo gioco, a gestirlo, a prendere in mano le redini della gara. Davvero una bella squadra, questo Hellas Verona di Zanetti. Gasperini, al 60’, ha già provveduto alle sostituzioni, ma queste non sembrano fornire quel dinamismo, quella velocità di esecuzione di cui ha bisogno la Roma per contrastare l’ininterrotto incalzare dell’Hellas Verona, che sembra avere sette vite. La squadra giallorossa è visibilmente a disagio, costruisce poco e il vantaggio, arrivato nei primi minuti di gioco, appare tremulo.
Quando sembra che il pareggio stia lì lì per arrivare, Konè esce dalla propria trequarti, trova Ferguson, l’irlandese vola verso l’area avversaria, e ai trentacinque metri restituisce palla a Konè che ha seguito l’azione, il nazionale francese pesca bene Soulè a centro area e Matias da Mar del plata conclude agevolmente: 2-0, è il goal della sicurezza. Nei minuti seguenti, l’Hellas allenta la presa e prima El Shaarawy all’ 86’, poi Cristante all’87’, hanno buone opportunità ma i loro tiri vengono neutralizzati dal bravo Montipò: al 94’, Verona in goal, ma la rete di Orban è annullata per fallo di mano. Con questa vittoria, la Roma è al top della classifica con Napoli e Milan. Qualsiasi valutazione trionfalistica da parte delle tre tifoserie al momento è fuori luogo. Di sicuro c’è che mr. Gasperini sembra sulla strada giusta per centrare l’obiettivo Champions League.