Il turismo Balneare di Roma Capitale
(AGR) La realtà turistico balneare del litorale laziale non è omogenea, è costituita da poche “isole”, strutture che offrono servizi moderni e di qualità, che convivono con luoghi dimenticati e privi di appeal.Per il cambiamento servono strumenti concreti, in primis Il PUA, Piano Regionale di Utilizzazione Arenili, ed il successivo Piano della Costa, necessari alla Programmazione di un Piano Turistico che permetterà di trasformare le aree costiere rispettando il vincolo urbanistico ed il vincolo ambientale."L’obiettivo - silegge su una nota della Federbalneari-Confimprese - è quello di muoversi per uno sviluppo organico della costa. La Regione Lazio deve puntare tutto sul mare se vuole crescere in terminini turistici. Passi avanti si stanno facendo con la destagionalizzazione. La legge Comunitaria 2010 permetterà ai baleneari di “lavorare” sulla spiaggia anche d’inverno e diversificare l’offerta con servizi integrati e alternativi. L’attuale balneazione va adeguata alla nuova offerta turistica. Le strutture balneari dovranno essere modificate e orientate a business diversificati, con investimenti mirati. Per realizzaare ciò alcuni impiati dovranno subire un processo di “rottamazione” A Roma le energie di Assobalneari sono canalizzate nella partecipazione alla realizzazione del Secondo Polo Turistico e nella promozione internazionale, già avviata, di una nuova immagine del Mare di Roma, basata sulla valorizzazione del sistema dunale e del patrimonio storico archeologico".
"Parallelamente, - prosegue la disamina della Federbalneari - oltre a pensare ad un piano marketing territoriale che sia in grado di affacciarsi al mercato internazionale, bisognerà investire in infrastrutture mobilità e viabilità. Con un intervento di riqualificazione delle strutture ricettive, il Mare di Roma può diventare una meta internazionale. Chiaramente manca ancora la fase di pianificazione dell’entro erra. Parliamo di infrastrutture e viabilità e collegamenti con la città. In cima alle priorità i lavori sul Ponte della Scafa, fondamentale collegamento con l’aeroporto di Fiumicino, e poi il raddoppio della Cristoforo Colombo, i lavori sulla Via del Mare, il potenziamento del porto di Civitavecchia".
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