Gruppo ADR:il Consiglio d'Amministrazione approva la trimestrale al 30 settembre
(AGR) Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporti di Roma S.p.A., presieduto da Fabrizio Palenzona, ha approvato la Relazione Trimestrale al 30 settembre del Gruppo ADR.Dopo le perdite del primo e del secondo trimestre, il risultato economico del Gruppo torna in utile nel terzo trimestre per 19,3 milioni di euro beneficiando, oltre che della dinamica stagionale, anche del consolidamento della ripresa di Alitalia–CAI su Fiumicino. Il buon risultato della frazione d’esercizio ha trainato il risultato dei primi nove mesi con un utile netto di 4,2 milioni di euro. La flessione del traffico sul sistema aeroportuale si è mantenuta intorno al 5-6% rispetto allo scorso esercizio ma il trend generale mostra segni di ripresa, con i primi segni positivi conseguiti dal segmento low-cost.Nel terzo trimestre i ricavi del Gruppo ADR sono stati pari a 157,2 milioni di euro con un risultato operativo di 50,5 milioni di euro grazie al positivo andamento del traffico di periodo che ha segnato un +9,8% della componente passeggeri rispetto al 2° trimestre del corrente anno.
Nel confronto con lo stesso periodo del 2008, il fatturato risulta invece inferiore a causa, in particolare, della componente dei ricavi non aviation diminuita del 7,9%, a causa sia del minore numero di passeggeri sia della generalizzata riduzione della propensione all’acquisto da parte della clientela. Con riferimento, invece, ai primi nove mesi del 2009 i ricavi del Gruppo, attestatisi a 420,3 milioni di euro, registrano una flessione complessiva del 3,3% rispetto all’anno precedente, riconducibile prevalentemente all’andamento delle attività non aeronautiche (-5,0%) e, in misura più contenuta, a quelle avio (-1,7%).
A fronte di una riduzione complessiva dei costi operativi del 6,7%, il margine operativo lordo, pari a 191,8 milioni di euro, ha registrato una riduzione dello 0,7% rispetto all’analogo periodo del 2008, mentre il risultato operativo, che si è attestato a 94,8 milioni di euro, è diminuito del 9,9% per effetto di maggiori ammortamenti e stanziamenti rettificativi.I risultati del Gruppo sono stati condizionati, oltre che dalla discesa del traffico (-5,9% per i passeggeri e -7,7% per i movimenti), dall’impatto del programma di ristrutturazione aziendale, avviato all’inizio dell’esercizio con l’apertura di una procedura di mobilità ai sensi della L. 223/91., con cui si intende cogliere ogni possibile efficienza individuabile in un periodo di contingente flessione del traffico.La sensibile riduzione dei tassi d’interesse, oltre che gli effetti della parziale ristrutturazione del debito attuata a marzo 2008, hanno consentito di contenere il carico di oneri finanziari netti del 12,1% rispetto al periodo a confronto.
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo ADR, che al 30 settembre 2009 è pari a 1.349,1 milioni di euro, aumenta sia rispetto al 31 dicembre 2008 (1.321,9 milioni di euro) sia rispetto alla fine del primo semestre 2009 (1.340,0 milioni di euro) a causa dell’espansione del capitale d’esercizio causata anche dal mancato recupero di una parte consistente dei crediti maturati in prededuzione nei confronti dell’amministrazione straordinaria di Alitalia.Anche nella seconda ed ultima scadenza dell’anno (la prossima sarà nel mese di marzo 2010) ADR ha ottenuto dai creditori finanziari la deroga all’applicazione del vincolo di destinazione della cassa disponibile (cosiddetto “cash sweep”) a rimborso/collaterale del debito previsto dai contratti di finanziamento in relazione al rating assegnatole.
Dopo l’approvazione dell’art. 17, comma 34 bis, della L. 102/09 (cosiddetto “Decreto Anticrisi”), che ha introdotto la possibilità di adottare deroghe al sistema di regole tariffarie allo scopo di assecondare l’attività dei gestori dei sistemi aeroportuali con più di 10 milioni di passeggeri annui, finalizzata a favorire lo sviluppo infrastrutturale di medio e lungo termine in coerenza con i crescenti fabbisogni, ADR S.p.A. ha comunicato ad ENAC la disponibilità ad aprire un tavolo tecnico per condividere una serie di scelte di flessibilità e modularità nella programmazione degli investimenti tale da accelerare l’approvazione di un Piano di Sviluppo Aeroportuale sostenibile, coerente con le prospettive di crescita del traffico aereo e assistito da un quadro tariffario che consenta la remunerazione delle risorse finanziarie impiegate.
Il CIPE, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero dell’Economia, ha approvato un provvedimento che autorizza un’anticipazione tariffaria dei diritti d’imbarco fino ad un massimo di 3 euro a passeggero. Si è in attesa dell’emanazione del Decreto Interministeriale previsto dalla delibera stessa.