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Ville romane nel degrado

print02 ottobre 2009 09:58
(AGR) di abbandono e degrado in cui versano tutti i siti archeologici presenti sul litorale di Roma, in tutto circa 235 mila mq (175 mila ad Ostia e 60 mila a Fiumicino) che rischiano di subire gravi danneggiamenti. Dopo aver effettuato i sopralluoghi sui siti, la “Severiana” ha presentato un esposto alla magistratura, chiedendo di verificare eventuali responsabilità sullo stato di abbandono. “Nell'entroterra di Ostia – afferma Andrea Schiavone, presidente della Severiana – le aree archeologiche sono in uno stato pietoso, abbandonate a sé stesse, trasformate in discariche e con i mosaici seriamente danneggiati. Da verificare, ad esempio, lo stato dei ritrovamenti aPiazza Giovanni Omiccioli a Malafede,oppure, quelli, in località Fralana sulla via di Acilia ed all’interno dell’area occupata dal “Camping Fabulous”, dove, in particolare, è stato ritrov ato un bellissimo mosaico raffigurante il dio Nettuno, molto simile agli altri due mosaici delle Terme dentro Ostia Antica e a quello della Villa di Plinio, all’interno di Castelfusano. Inoltre, nella pineta antistante via di Malafede all'angolo con la Via Cristoforo Colombo, sono stati cancellati parte dei resti archeologici ivi presenti. Abbiamo fatto, alcuni anni fa un sopralluogo nell’area con la Soprintendenza di Ostia, rinvenendo in superficie diverso materiale pertinente a una villa romana ancora non scavata. La zona infatti è ricchissima. Addirittura carte del XVI secolo riportano proprio qui le rovine di una torre medievale chiamata “Trafusa”, che poi ha finito per dare il nome alle tenute storiche della zona” “Non abbiamo fondi.– ha replicato Angelo Pellegrino della Sovrintendenza archeologica – Nel territorio di Ostia abbiamo 18 siti accertati, scavati e recintati, ma è impossibile controllarli e badare a tutti. La maggior parte dei ritrovamenti vengono catalogati e poi ricoperti, per evitare i furti ed il danneggiamento del sito. Per intervenire, abbiamo tecnici e studiosi ma senza fondi non si può avviare nessuno studio concreto. L’attuale Commissariamento dovrebbe consentire di accedere a nuovi finanziamenti necessari per quest’area archeologica, ma per ora, la situazione è rimasta identica. L’unico intervento previsto riguarderà le ville romane di Dragoncello, i cui mosaici sono stati in esposizione a Berlino. Con i fondi previsti per gli art. 11 sarà possibile, infatti, risistemare il sito ed allestire un piccolo museo da affidare alla Terza Università”.

Enzo Bianciardi>

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