Fiumicino, la rimozione dei relitti una scelta prioritaria per la sicurezza della navigazione
David Di Bianco, delegato del sindaco al Contratto di fiume ricorda l'impegno dell'amministrazione in questa lunga battaglia per il Tevere, iniziata nel 2013 con la mappatura dei ventidue relitti affioranti. Nel 2017 il bando regionale per il recupero


(AGR) "L'attenzione sulla questione dei relitti è stata posta a tutti i livelli, per la prima volta, dall'amministrazione guidata dal sindaco Montino mentre le giunte precedenti, in cui lo stesso Severini era consigliere di maggioranza, non mi pare se ne fossero occupate". Lo dichiara il delegato del sindaco al Contratto di Fiume Tevere David Di Bianco."Fin dal primo insediamento - prosegue - il Sindaco Montino, che mi chiese di collaborare sul tema della cantieristica, ha fatto proprie alcune delle principali richieste del Consorzio Nautico: la ristrutturazione del Ponte Due Giugno, la rimozione dei relitti e il problema dei rifiuti galleggianti.
L'Amministrazione Comunale, che non ha competenze in materia, poteva fare scaricabarile accusando gli altri organi dello Stato, come suggerisce Severini, e invece ha scelto di farsi parte attiva e collaborare per la soluzione del problema. Nel 2015 ho redatto io stesso, insieme ad un perito nautico, una relazione con la mappatura dei 22 relitti affioranti che il Sindaco ha provveduto ad inoltrare a tutti gli enti competenti, perché il tema era poco conosciuto o comunque non era sulla ribalta della cronaca politica, tanto è vero che non c'erano risorse per affrontare la questione.
"Il cammino intrapreso è senza dubbio lungo e faticoso - prosegue Di Bianco - ma è l'unico modo serio che ci consente di pianificare e programmare gli interventi per la completa soluzione del problema, evitando conflitti istituzionali che possono bloccare ogni intervento. Nel caso del barcone che ha provocato l'incidente del ponte, la condizione di pericolo era ampiamente nota anche a causa del deterioramento della vecchia banchina a monte del ponte. Non è un caso che il Sindaco lo ha ribadito nell'ultimo Centro operativo comunale. Forse il consigliere Severini non sa che a differenza degli altri relitti, che sono appunto dei natanti abbandonati, in questo caso c'è un armatore privato che adotta ogni espediente pur di evitare di assumersi le proprie responsabilità ed allontanare il pericolo. Dopo l'incidente e i danni causati però non c'è più spazio per i sotterfugi e le autorità dovranno necessariamente intervenire di imperio".