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Grottaferrata, ai domiciliari 63enne romano di origini Sinti, accusato di aver incendiato materiali nel cortile di un vicino

I Carabinieri hanno trovato la presenza di tracce di innesco in un’area di pertinenza dell’abitazione del vicino 63enne e raccolto elementi indiziari di reiterate condotte minacciose tenute da parte di quest’ultimo nei confronti di alcuni vicini di casa, tra cui il romeno vittima dell’incendio

printDi :: 06 settembre 2025 18:21
Carabinieeri intervento per incendio a Grottaferrata

Carabinieeri intervento per incendio a Grottaferrata

(AGR)  A seguito di sviluppi investigativi, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri della Stazione di Grottaferrata hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri, che dispone gli arresti domiciliari per un 63enne romano, di origini sinti, con precedenti, gravemente indiziato di aver appiccato il fuoco, ai materiali presenti nel cortile di un vicino, lo scorso 8 agosto.

Per l’incendio, in via B. Gosio, a Grottaferrata, cortile di pertinenza di un’abitazione di un cittadino romeno, intervennero i Carabinieri della locale Stazione che in prima battuta lo denunciarono a piede libero dopo avere accertato la presenza di rifiuti speciali illegalmente tenuti, interessati dalle fiamme divampate nel terreno.

 
Allo stesso tempo, per accertare le cause dell’incendio, i militari avviarono le indagini, coordinate dalla Procura veliterna, che consentirono, da subito, di appurare la presenza di tracce di innesco in un’area di pertinenza dell’abitazione del vicino 63enne e raccogliere gravi elementi indiziari in ordine a reiterate condotte minacciose tenute da parte di quest’ultimo nei confronti di alcuni vicini di casa, tra cui il cittadino romeno vittima dell’incendio, coi quali aveva avuto discussioni per futili motivi.

Contestualmente, l’odierna ordinanza del Gip dispone il sequestro preventivo dell’immobile, inserito in un complesso abitativo costituito da più appartamenti (tutti abusivamente occupati), di proprietà del Comune di Roma, attuale domicilio del 63enne, della moglie, già sottoposta alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali con obbligo di permanenza notturna e di una figlia, sottoposta agli arresti domiciliari. Padre madre e figlia sono stati anche denunciati per invasione di edifici.

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