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Roma, via Candoni, nuovo blitz interforze nel campo nomadi, hi-tech,device, macchine fotografiche e telecamere sequestrate

Il tesoro hi-tech è stato scoperto in uno zaino pieno fino all’orlo di dispositivi elettronici, trovato nella disponibilità di una trentottenne di origini bosniache.La giovane è stata denunciata per l’ipotesi di ricettazione e, insieme al padre e ad altri tre “coinquilini” del container

printDi :: 05 settembre 2025 15:50
Polizia hi-tech sequestrato

Polizia hi-tech sequestrato

(AGR) Smartphone, tablet, fotocamere professionali, videocamere, obiettivi di alto valore, computer portatili, iPad e hard disk: sono i device sequestrati dalla Polizia di Stato nel corso nel nuovo blitz interforze scattato all’alba di questa mattina nel campo nomadi di via Luigi Candoni, dove, incrociando i “sentieri” interni, le Forze dell’ordine si sono imbattuti anche in due container che erano destinati alla vendita abusiva di prodotti alimentari, in spregio ad ogni normativa di settore.

Coordinati dal Dirigente del Distretto San Paolo, sotto l’occhio vigile del Reparto volo, agenti della Polizia di Stato, militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ed operatori della Polizia Locale hanno cinturato gli accessi e fatto irruzione all’interno del sito, setacciando container e baracche di fortuna.

 
Il tesoro hi-tech è stato scoperto in uno zaino pieno fino all’orlo di dispositivi elettronici, trovato nella disponibilità di una trentottenne di origini bosniache, già nota alle Forze dell’ordine per precedenti contro il patrimonio. Nonostante il tentativo della donna di giustificarsi e di rivendicarne la proprietà, a smentire le sue parole è bastato il dettaglio di una etichetta apposta sulla borsa, riportante chiaramente il nome di una società.

La giovane è stata denunciata per l’ipotesi di ricettazione e, insieme al padre e ad altri tre “coinquilini” del container, è stata accompagnata presso l’Ufficio Immigrazione della Questura, dove sono attualmente in corso gli approfondimenti necessari alla definizione della loro posizione sul territorio nazionale ed alla valutazione dei presupposti utili alla espulsione.

All’interno dei container adibiti a market abusivi, gestiti da “residenti” nel campo, gli agenti hanno rinvenuto generi alimentari deperibili, quali frutta e verdura, oltre a prodotti confezionati, offerti al “pubblico” con espositori “artigianali”, e bibite pronte alla vendita tenute al fresco in frigoriferi.

I market abusivi sono stati stroncati con l’interruzione delle attività di vendita ed il sequestro dei generi alimentari.

Il materiale elettronico rinvenuto è stato a sua volta sequestrato per essere tracciato e messo in sicurezza nei depositi giudiziari in attesa di essere restituito al legittimo proprietario.

L’operazione odierna si colloca a solo una settimana di distanza da un’altra attività analoga condotta nello stesso quadrante urbano, nel segno di un’azione pianificata e coordinata che mira a proseguire in maniera continuativa con l’obiettivo di monitorare e contrastare reati predatori ed altre forme di criminalità diffusa recidendo alla radice le condizioni che ne favoriscono la proliferazione, come l’abusivismo abitativo. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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