Reggio Calabria, omicidio Francesco Cruzzocrea, arrestato il presunto responsabile
La sera del 20 ottobre 2019 erano stati esplosi colpi di pistola uccidendo la vittima mentre era nei pressi nei suoi campi. Dalle indagini dei carabinieri sentiti i testimoni e visionate le immagini di videosorveglianza della zona sarebbe stato individuato in un 53enne del posto il probabile omicida


omicidio Cuzzocrea le indagini dei carabinieri il luogo dell'agguato mortale
(AGR) Oggi, a Reggio Calabria, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria - Sezione G.I.P.- G.U.P. nei confronti di un 53enne del posto.
L’uomo è ritenuto responsabile dell’omicidio perpetrato ai danni di Francesco Cuzzocrea, detto Nicola, che la sera del 20 ottobre 2019 venne ucciso con diversi colpi d’arma da fuoco mentre era intento a manovrare l’impianto di irrigazione posto sul terreno di sua proprietà, in prossimità della propria abitazione della frazione Rosario Valanidi di Reggio Calabria.
A seguire la segnalazione dei familiari della vittima ai Carabinieri e le prime attività di indagine compiute sin nell’immediatezza da qualificato personale della locale Sezione Investigazioni Scientifiche. Fino ad ora, fondamentali si sono rilevate le iniziali attività di sopralluogo, l'acquisizione di molteplici dichiarazioni assunte da persone informate sui fatti e dallo stesso indagato, l'acquisizione e l'esame delle immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza, le attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale e gli accertamenti tecnici balistici da parte del RIS.
Il compendio probatorio, sottoposto a puntuale e costante comparazione tra le varie fonti, nonché l’individuazione dei possibili "moventi" dell’omicidio hanno, in primo luogo, consentito di ricostruire le varie fasi del delitto e, quindi, di identificarne con qualificata probabilità il responsabile destinatario della misura cautelare.
Il quadro indiziario, rassegnato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, ha permesso quindi di raccogliere un dettagliato scenario probatorio a carico del responsabile oltre che di stabilirne con tutta probabilità: una situazione di risalente e aspra contrapposizione, dovuta a ragioni personali, familiari ed economiche, tra l'indagato e la vittima che, seppur in una prospettiva di inconcepibile escalation, ha evidentemente portato l’odierno arrestato ad un gesto così estremo e definitivo come l’omicidio. La dinamica della vicenda, per come ricostruita dagli investigatori, dopo il primo vaglio da parte del Giudice delle Indagini Preliminari, dovrà ora trovare ulteriore conferma nelle successive fasi processuali.